Amare nel 2020

Ciao a tutti, sono Ludovica Viola, una normalissima ragazza di 23 anni.

Nella vita faccio qualche lavoretto saltuario e studio per diventare un’educatrice, perché da quando sono nata io voglio aiutare il prossimo, chi è sempre stato visto come “l’ultimo”, chi viene emarginato, chi non è mai stato visto e chi è stato visto solo per essere criticato, voglio essere la mano che tira fuori dal burrone chi è in difficoltà e non riesce ad uscire da lì da solo, la spalla su cui può piangere chi ha solo lacrime ma nessuno con cui condividere la propria tristezza.

Sono fidanzata, anche la mia ragazza è normalissima, come me.
O perlomeno… credevamo fosse così, credevamo di essere due normalissime ragazze innamorate, come milioni di altre coppie ed invece il 24 luglio DUEMILAVENTI, abbiamo scoperto che non siamo così normali come abbiamo sempre pensato perché per alcuni, noi non possiamo fare le stesse cose degli altri “normali”.

Abbiamo scoperto, che una coppia omosessuale non può passare una giornata nella piscina di uno stabilimento come tutte le altre coppie “normali”.
Perché noi diamo fastidio, noi non andiamo bene, non siamo gradevoli alla vista e “roviniamo la reputazione dello stabilimento”.

Infatti, dato che io e la mia ragazza “disturbavamo la vista” di un signore che passava vicino alla piscina, è arrivato subito uno dei ragazzi che lavora nello stabilimento per avvisarci. La nostra presenza, disturbava la vista e la gionata del “signore” e quindi siamo state invita ad andare.

Eppure, anche a noi il “signore” poco rispettoso, omofobo e maleducato non piace per niente, ma non chiedo che venga allontanato, poiché credo ancora nel “vivi e lascia vivere” e nel rispetto del prossimo, anche se i suoi ideali sono molto lontani dai miei.
Noi veniamo disturbate ed insultate per ciò che siamo e, come dice “l’ambasciatore” (dipendente dello stabilimento), che in questo caso purtroppo porta pena: “in piscina è pieno di bambini”.
E quindi, l’altro giono in piscina, ho anche scoperto che noi coppie omosessuali, se siamo in un luogo dove ci sono bambini, non siamo graditi.

E pensare che, quando diventerò un’educatrice, ci lavorerò tutti i giorni con i bambini! Sarà pericoloso?

Però, fra tutte queste cose che ho scoperto, ho imparato la cosa più importante… Quant’è bello essere etichettati come “diversi”, se questo porta ad essere diversi da questo mondo malvagio, malato, che discrimina la cosa più bella che ti possa capitare nella vita: l’amore.

Noi dobbiamo vivere d’amore, dobbiamo vivere per amare, indistintamente, qualsiasi diversità e minoranza.

Non possiamo e non dobbiamo sentirci sbagliati solamente perché amiamo, mai!

Il mio è solo uno dei tanti esempi di omofobia, che avvengono quotidianamente, in ogni parte del mondo nei contesti più diversi, dal posto di lavoro alla fermata dell’autobus.

L’omofobia esiste, è presente, è quotidiana.

Quanti altri ragazzi dovranno soffrire, sentirsi sbagliati e arrivare anche ad atti estremi per le sofferenze che devono vivere?

Quando si capirà che è fondamentale SENSIBILIZZARE ed istruire dalla scuola elementare sia i bambini, per fermare il bullismo di matrice omotransfobico, che gli insegnanti, ad una cultura dell’amore?

… Quando sarà possibile amare senza pregiudizio?

“Ludovica viola è  tirocinante presso dell’università di Roma Tre, Facoltà di Scienze della Formazione. Questo articolo è parte del lavoro di tirocinio e formazione che sta svolgendo presso il Centro Dharma.

L’articolo è stato scritto sotto la supervisione della dott.ssa Mabel G. la Porta Pedagogista ed educatrice del Centro Dharma.”



One thought on “Amare nel 2020

  • 4 Agosto 2020 at 12:18
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    Trovo ancora incredibile che nel 2020 ancora ci sono questi pregiudizi. Sono pienamente d’accordo che l’amore è per tutti e di tutti.

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